Hai mai sentito parlare di assertività?
Di: Irene Rossi
Categorie:
Hai mai sentito parlare di assertività?
L’assertività è la capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni, senza prevaricare né essere prevaricati. Una persona con uno stile assertivo riconosce i propri diritti e quelli degli altri, ascolta il punto di vista espresso dal suo interlocutore ed esprime il proprio eventuale disaccordo, mantenendo il totale rispetto nei suoi confronti. Nei conflitti interpersonali nei quali si potrà trovare a lavoro, in famiglia o con il partner utilizza come principale strumento di gestione la negoziazione.
È importante sottolineare che il comportamento assertivo si esprime attraverso la capacità di utilizzare lo stile relazionale e la modalità di comunicazione più adeguati in base al contesto relazionale e all’obiettivo per cui ci si sta relazionando con l’interlocutore; sarà molto diverso, dunque, il modo di relazionarsi all’altro in un contesto lavorativo, tra colleghi o con il proprio titolare, rispetto ad un contesto molto più intimo ed amicale, come sarà anche diverso il tipo di messaggio che vogliamo comunicare all’altro a seconda dell’obiettivo che abbiamo.
Esiste dunque una risposta assertiva definibile in maniera assoluta?
No!
Possiamo, piuttosto, definirla come un processo continuo di aggiustamento e, soprattutto, va valutata, come accennavamo prima, all’interno della situazione sociale e dello scopo delle persone coinvolte. Uno stesso comportamento, il silenzio ad esempio, può essere considerato in alcuni casi un comportamento passivo, in altri aggressivo, oppure anche una risposta assertiva: dipende dallo scopo che abbiamo quando scegliamo di stare in silenzio, dal vissuto emotivo che proviamo in quella situazione, dal contesto relazionale in cui ci troviamo.
L’assertività è una caratteristica propria solo della comunicazione verbale?
Assolutamente no!
Si esprime, infatti, anche attraverso la comunicazione non verbale, mostrando ad esempio interesse e coinvolgimento nell’ascoltare le persone con cui stiamo parlando, accompagnando ciò che dicono con l’espressione del nostro viso, assumendo una postura di apertura verso di loro ed avendo un tono di voce chiaro e congruente al messaggio, per aumentarne la forza e la chiarezza.
Cosa implica un comportamento assertivo?
- Un’onesta espressione dei propri bisogni, desideri, emozioni e opinioni;
- Adeguatamente e coerentemente alla situazione specifica in cui ci troviamo;
- Senza provare particolare imbarazzo, senso di colpa, rabbia;
- In relazione ai propri obiettivi.
Qual è l’obiettivo del comportamento assertivo?
È quello di migliorare le relazioni sociali, soprattutto in quei contesti in cui è frequente che le relazioni siano conflittuali e che le nostre esigenze e quelle altrui siano in contrasto. Possiamo, quindi, dire che il comportamento assertivo è il risultato di una vera e propria scelta consapevole!
Facciamo un esempio per capirci meglio.
Immaginiamo che una nostra cara amica ci chieda in prestito per una cerimonia la nostra collana preferita, uno degli oggetti a noi più cari perché legata a ricordi per noi importanti. Se adottassimo un comportamento assertivo spiegheremmo alla nostra amica, molto onestamente e senza troppi giri di parole, il significato che ha per noi quella collana. Affermeremmo in modo gentile ma deciso che preferiremmo non prestarla perché per noi è molto preziosa. Potremmo, in caso, proporle altri gioielli che non abbiamo problemi a prestare. Così facendo ci saremmo concessi il permesso ed il diritto di dire di no, rischiando forse di deludere l’amica, ma offrendole la possibilità di capire meglio il nostro punto di vista, e ci sentiremmo molto probabilmente bene con noi stessi per essere stati onesti.
In quali situazioni ci può essere utile l’assertività?
- Quando presentiamo il nostro punto di vista ad un’altra persona;
- Quando vogliamo manifestare il nostro disaccordo;
- Quando dobbiamo fare o rifiutare una richiesta;
- Quando ci troviamo a dover gestire un conflitto;
- Quando vogliamo formulare una critica costruttiva e quando ne riceviamo una;
- Quando vogliamo fare dei complimenti e quando li riceviamo;
- Quando vogliamo esprimere e gestire le nostre emozioni.
Spesso, però, è difficile mantenere uno stile prevalentemente assertivo! In molti casi ci viene più automatico adottare un comportamento prevalentemente passivo o aggressivo.
Attenzione! Parliamo di stile “prevalentemente” assertivo, passivo o aggressivo perché il nostro modo di stare in relazione e comunicare non è sempre uguale nel tempo, nei contesti e nelle relazioni, anche se sembra che ciascuno di noi abbia una certa costanza su come tende a relazionarsi e a pensare a sé e all’altro.
Come possiamo descrivere un comportamento passivo?
È tipico di quando siamo incapaci di esprimere le nostre opinioni o i nostri sentimenti, riteniamo gli altri migliori di noi, temiamo il giudizio degli altri, facciamo fatica a rifiutare le richieste, tendiamo a sottometterci al volere altrui, fatichiamo a prendere decisioni e pertanto difficilmente riusciamo a soddisfare i nostri bisogni e desideri.
Qual è l’obiettivo del comportamento passivo?
L’obiettivo generate è evitare ogni possibile conflitto, ridurre l’ansia di esporci, rimandare le decisioni e ottenere la benevolenza dell’altro.
Riprendiamo l’esempio della collana fatto precedentemente.
Se adottassimo un comportamento passivo saremmo in preda all’ansia per il rischio che la collana vada persa o si possa rovinare e, pur pensando che si tratti di un oggetto troppo personale per essere prestato, diremmo alla nostra amica: “Sì, certamente”.
Cosa otterremmo così facendo?
Negheremmo il nostro diritto a dire di no; premieremmo la nostra amica per una richiesta che consideriamo esagerata, aumentando le probabilità che in futuro ne avanzi altre di simili; trascorreremmo tutto il giorno in ansia, a rimuginare, arrabbiati con noi stessi per non essere stati capaci di dire di no.
Com’è invece un comportamento aggressivo?
Il comportamento aggressivo è invece tipico di quando si tenta di soddisfare unicamente i nostri bisogni prevaricando gli altri, riteniamo di essere sempre nel giusto, addossiamo agli altri la responsabilità dei nostri errori, siamo irremovibili rispetto alle nostre posizioni.
Quale è l’obiettivo del comportamento aggressivo?
In questo caso l’obiettivo generale è quello di averla vinta a tutti i costi.
Ritorniamo quindi per l’ultima volta al nostro esempio.
Se adottassimo un comportamento aggressivo ci sentiremmo offesi perché la nostra amica ha osato farci una simile richiesta e le risponderemmo: “No, è fuori discussione”, o “Ma come ti salta in mente? Non ti sembra di esagerare?” e la criticheremmo per aver anche pensato di poterci fare una richiesta tanto assurda.
Probabilmente, dunque, la aggrediremmo e la umilieremmo; passato il momento, ci sentiremmo forse a disagio ed in colpa; la nostra giornata e la sua non trascorrerebbero nel migliore dei modi; il nostro rapporto ne uscirebbe compromesso.
Si può imparare ad essere assertivi?
Certamente!
L’assertività è un aspetto su cui si può lavorare in gruppo ed anche in terapia individuale, individuando alcune nostre credenze che non ci permettono, ad esempio, di riconoscere i nostri diritti, alcune situazioni per noi più delicate, oppure i motivi per i quali non riusciamo ad esprimerci rispettando noi stessi e l’altro, modificando dunque alcuni punti di vista che ci ostacolano in diversi ambiti della nostra vita ed allenandoci a fare esperienza di nuove e più efficaci modalità comunicative.